Villa Asger Jorn ad Albissola Marina

di Roberta Boggi

16 mag, 2014

Arte Ceramica Eventi Notizie

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In occasione del centenario della nascita dell’Artista danese Asger Jorn è stata riaperta la Casa Museo ad Albissola Marina: un’occasione unica per immergersi nell’arte in una casa che mostra, non solo la vita e le opere dell’artista, ma un’anima di Albissola intima e sorprendente.

Casa Museo Villa Jorn

la casa è situata nella località Brucciati che è la zona residenziale in una collina che affaccia sul mare. La costruzione è la più antica di tutte e spicca nel verde delle alture albissolesi  disseminate di piccole villette di attuale costruzione. Il luogo è affascinante con un panorama che si affaccia su tutto il Golfo Ligure con una vista su Genova e su tutta la Liguria di levante: pensa che nelle giornate di bel tempo si vede la Toscana, le isole del suo arcipelago e se sposti lo sguardo a sud si vedono persino le coste della Corsica.

La costruzione risale al 1400 e, proprio in questa casa, hanno visto i natali due personaggi che passano alla storia dell’Italia: Francesco Della Rovere futuro Papa Sisto IV (1471) e Giuliano Della Rovere futuro Papa Giulio II (1503). La casa apparteneva ai Marchesi Brucciati che ne detennero il marchesato fino al 1553.

Gruppo COBRA

Asger Jorn fonda nel 1948 il movimento Cobra insieme con i pittori Karel Appel, Constant, Corneille. Gli artisti fondatori sono all’avanguardia e si battono per una pittura più semplice, e cercano un’arte popolare rappresentata  anche da scarabocchi, arte infantile e l’immediatezza  del gesto artistico.
Il gruppo disdegna la tradizione e rifiuta la ricerca della bellezza e dell’armonia nell’arte attenendosi a canoni prestabiliti. Si ispiravano all’arte primitiva, spontanea con disegni espressivi e intuitivi.
Asger Jorn e il gruppo Cobra esprimono, con provocazione, la loro arte rivendicando il piacere della pittura come gesto creativo e spontaneo.

La Casa

Quando Jorn arriva ad Albissola con sua moglie Matie e i suoi quattro figli,  la sua casa è una semplice tenda che monta sui prati di Grana, una località di Albissola. In seguito si sistema in uno scantinato  al piano terra di via Isola. Con il passare degli anni la sua pittura inizia ad avere successo e riesce ad acquistare il lato est della casa e in seguito la parte ad ovest. La costruzione è fatiscente e abbandonata , allora il suo amico Berto Gambetta lo aiuta con dei lavori di restauri sia nella casa sia del giardino.

La casa era concepita in modo che i bambini potessero divertirsi all’aria aperta, per questo nel giardino non mancavano gli animali domestici e da cortile

Quello che traspare del carattere di  Jorn,  quando si visita la sua casa, e il suo spirito di convivialità: Asger condivide molto tempo con gli amici bevendo e mangiando insieme a loro. Insieme al sua amico Berto produce anche del vino disegnando lui stesso  le etichette delle bottiglie e assegna al vino nomi molto originali.

L’Arte di Asger Jorn nella sua Casa

Dovunque vai, sia all’inteno, sia all’esterno ci sono opere dell’artista. In tutta la casa e in tutto il giardino si respira la sua arte, la sua storia, il suo spirito conviviale, la sua passione per la buona tavola e il buon vino, e il desiderio di lavorare alacremente nel suo studio.

Ovunque Jorn sistema le sue opere: ci sono alcune sculture che rappresentano figure totemiche e umanoidi nella casa vicino alle porte e alle finestre: Jorn le aveva collocate proprio vicino agli usci di casa come per scacciare gli influssi maligni secondo le antiche credenze nordiche.

Tutte le opere di ceramica Jorn le realizza nella Fabbrica San Giorgio con la collaborazione della famiglia Poggi in compagnia del suo grande amico Eliseo Salino.

Berto porta ad Asger alcuni grandi isolatori elettrici di ceramica che Jorn utilizza come piedistalli  per le sue opere e come gambe per tavolini in giardino.
In tutta la casa crea oggetti, pitture, dipinti e collage spontanei utilizzando oggetti di recupero come pezzi di vetro, marmo, piastrelle, pietre di mare e di fiume e conchiglie.
Non possono mancare le opere del suo grande amico Eliseo Salino che, a quei tempi, riempiono gli ambienti sia all’esterno, sia all’interno, ma che attualmente sono nel museo per motivi di conservazione.

Studio di Asger

Se la casa  è piena di colori e opere murarie realizzate apposta per i suoi figli e sua moglie, lo studio è molto libero dai colori e le pareti si presentano bianche  e pulite: in questo spazio lui crea, pensa e progetta le sue opere.
Il soffitto alto con un soppalco con trave in legno da ariosità e grandiosità allo studio. Rimangono due tavole in legno appoggiate lungo la parete sulle quali Jorn appoggia i colori utilizzandola come tavolozza. Queste due tavole sono importanti in quanto gli studiosi dell’arte e della pittura l’analizzano per trarre notizie sui materiali da lui usati.
Nello studio Jorn era solito festeggiare con gli amici il compimento di un’opera importante: mangiano un capretto, bevendo vino e cantando.
Una stanza adiacente allo studio è il pensatoio, nel quale l’artista è solito isolarsi per ideare e studiare  la realizzazione delle sue opere. In questo pensatoio passa alcune notti e giornate intere e non vuole essere disturbato in alcun modo.

La visita a questa casa-museo è un’esperienza unica che riesce ad armonizzare arte e turismo in un contesto campestre e balneare e che regala al suo visitatori sensazioni indimenticabili

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